Atri è città antichissima, ricca di storia, arte e cultura. Le sue origini vengono fatte risalire al X secolo a.C. E’ stata Repubblica autonoma della Confederazione Picena e capitale del Piceno del sud. Ha fuso proprie monete di eccezionale importanza storica prima di Roma e ha dato il nome al Mare Adriatico. Tra i suoi amministratori ha annoverato nientemeno che un Imperatore, Elio Adriano, oriundo di Atri. È stata Municipium, libero Comune con propri Statuti, sede episcopale, capitale del Ducato degli Acquaviva. È conosciuta come città di Santi, di artisti, di studiosi, di artigiani raffinatissimi, di musei, di biblioteche, di cospicue vestigia storiche.
Oggi è ancora una autentica città d’arte e di cultura, con una forte attrattiva turistica. I suoi monumenti più rilevanti sono la Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta, romanico-gotica del XIII secolo con la cripta, il chiostro cistercense, la Porta Santa e gli affreschi di Andrea De Litio, e ancora le grotte italiche, le monete preromane fuse, il Teatro Romano, il Palazzo Ducale, il Teatro Comunale, le numerose chiese. Da visitare assolutamente il Museo Capitolare, il Museo civico etnografico, il Museo didattico degli strumenti musicali antichi, la Riserva Naturale Regionale dei Calanchi, le Fontane Archeologiche, i giardini dei Cappuccini.
Tra i prodotti tipici della gastronomia il famoso cacio pecorino di Atri, la liquirizia che si fa tuttora in un Convento Domenicano, l’olio d’oliva e il vino, e poi le carni di maiale e d’agnello, in particolare, lavorate in modi diversi e appetitosi, la pasta fatta a mano e i dolci del forno delle Suore Clarisse di Santa Chiara.
© video: Comune di Atri